Una delle piante più vistose ed apprezzate del nostro orto botanico medievale è il Ricino. Una delle molteplici piante presenti nel nostro orto botanico medioevale è la Ruta. Questa pianta non si delinea solo per le sue proprietà mediche ma viene citata soprattutto per il suo simbolismo ed esoterismo. L’Orchis militaris è un’orchidea priva di nettare che imita nell’aspetto specie che ne sono provviste, al fine di ingannare gli imenotteri impollinatori. Si individua sporadicamente nel reatino, prevalentemente su rilievi. In Italia è presente specialmente nella regione alpina e pre-alpina, meno frequente al Centro e assente al Sud e nelle Isole. L’Anacamptis coriophora è un’orchidea slanciata con fusto esile presente in tutte le regioni d’Italia e abbastanza comune nel nostro territorio. La sub specie fotografata (A. coriophora subsp. fragrans) si riconosce per il profumo gradevole e il lobo mediale del labello più lungo dei laterali. L’Ophrys insectifera è un’orchidea presente in tutt’Italia ad eccezione delle isole e rara o assente in gran parte del Sud. L’etimologia del nome specifico deriva dal latino “fero” ossia portare e “insectus” ossia insetto. Il significato è portatrice di insetto per l’aspetto del fiore. Il Limodorium abortivum è un’orchidea comune in tutt’Italia e presente in tutto il territorio. Nella provincia di Rieti è possibile individuarla con facilità in quasi tutte le aree boschive dei comuni del reatino. L’Himantoglossum adriaticum è un’orchidea segnalata nella lista rossa della flora d’Italia come LC (a minor rischio). Si distingue da H. hircinum per l’infiorescenza più lassa e il labello di colore purpureo intenso. L’Ophrys apifera è un’orchidea presente su tutto il territorio nazionale, escluse le zone alpine più elevate e le pianure alluvionali. La Cephalanthera damasonium è un’orchidea tipica dei nostri boschi i cui fiori si aprono completamente solo in condizioni ottimali di luce e umidità, altrimenti possono appassire senza sbocciare. L’Anacamptis pyramidalis è una delle orchidee più comuni dei nostri prati di maggio. E’ presente su tutto il territorio nazionale e nella nostra provincia la si può trovare praticamente ovunque. Ricinus communis
Il suo utilizzo, sotto forma di olio, come ci viene riportato dal codice “historia plantarum” di fine XIV secolo, serviva a curare molteplici malattie tra cui la scabbia, le ferite fetide e il dolore alle orecchie.Ruta
Orchis militaris
Anacamptis coriophora
Ophrys insectifera
Limodorium abortivum
Himantoglossum adriaticum
Ophrys apifera
Cephalanthera damasonium
Anacamptis pyramidalis